SULLO SCRIVERE UNA LETTERA D'AMORE
È necessario darle una forma,
non per forza quella del cuore,
anche se il suo amor proprio
in fondo se ne duole.
Ciò che importa è che assuma
la forma di chi la scrive:
la statura e il peso del suo sentire.
Ma a prescindere da quanto l'autore senta,
la lettera non dovrebbe essere troppo orecchiabile.
Acconsentire alle richieste del suo ricevente sì,
ma fino al punto che - quando è necessario -
dissentire sia, in altro modo,
farsi con amore sentire.
E quindi, condire la portata della dedizione
con dosi di extravergine determinazione,
insieme ad alcune gocce
di balsamica immaginazione.
Se deve chiedere perdono,
che lo chieda con la testa ben alzata.
Se di sé deve farsi dono,
che lo faccia come se fosse lui stesso il volo.
Conta di più chi ti porta in alto
di chi ti lascia a terra,
anche se quell'altezza
non è materialmente stellare,
ma solo - si fa per dire - sentimentale.
Che sorvoli sulle dimenticanze,
non sulle mancanze.
Chiuda un occhio sulle domestiche pretese,
non sulle reciproche attese.
Meglio il capitale famigliare
all'interesse matrimoniale.
Il suo nome proprio
al vezzeggiativo improprio.
Andrea Ingrosso
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