La Carta 10 e più cose che non sapevi - Prima Parte
1- Gli inventori. Tanto per cominciare fu inventata in Cina nel 105 d. C. da Ts’ai Lun, un funzionario dell’Impero. Per fabbricarla impiegò stracci e fibre vegetali. Oggi la carta si ottiene con un processo chiamato feltrazione: consiste nell’unione di fibre di cellulosa che dà luogo, attraverso diverse fasi di essiccazione, una superficie uniforme: il foglio. Oggi le fibre di partenza vengono ricavate da carta da macero (60% circa) e da fibre vergini (40%) in gran parte provenienti dal legno di foreste “certificate”, dove la quantità di legname tagliato è regolata in base alla crescita della foresta e alla quantità di alberi ripiantati.
Aurel Stein
2- Quanto legno. Per produrre carta si sfrutta l’11% del legno prodotto nel mondo. Il resto del legno viene impiegato per generare energia (54%) o in segheria (28%). Ma che cos'è la carta? La legge fissa in 225 g/m2 il valore di “grammatura” (il peso per unità di superficie) oltre il quale la carta diventa cartone.
Reuters
3- Il segreto per aeroplanini da record. Ecco alcuni consigli. Innanzitutto, il foglio: dev’essere di peso medio, il classico A4 delle fotocopiatrici va benissimo. Poi la forma: l’ala (tecnicamente si definisce al singolare ed è data dall’unione delle due “semiali”) dev’essere molto ampia se si vuole generare portanza e far “veleggiare” l’aereo; stretta e allungata (per ridurre la resistenza) se si punta a un record di velocità. Per migliorare la stabilità le due semiali (che devono essere identiche tra loro!) dovrebbero formare una leggera V più che una linea orizzontale; allo stesso scopo, può essere utile “spostare il baricentro” in avanti, piegando la carta sul muso dell’aereo. Il lancio di aeroplanini di carta è ormai una classica specialità da Guinness: il record di durata (27 secondi e 9 decimi) è del giapponese Takuo Toda, mentre quello sulla distanza (69,10 metri). RedBull
4- Quante volte si può piegare? Sfatiamo un mito: piegare un foglio a metà per più di 7 volte non è impossibile. Di recente alcuni studenti di Southborough (a mezz’ora di auto da Boston) hanno addirittura raggiunto il limite di 13. Per la prova, realizzata presso il Massachusetts Insitute of Technology hanno usato un rotolo di carta igienica sottilissima, lungo 8,5 chilometri. Una scelta fatta non a caso, perché la forza necessaria per piegare un foglio a metà aumenta col crescere dello spessore (al quadrato) e col diminuire della lunghezza. Il risultato? A ogni “piega” la forza richiesta diventa circa 8 volte più grande. Significa, pensando al classico “test” col foglio A4 che tutti abbiamo fatto almeno una volta, che alla settima piega la forza necessaria è oltre 260 mila volte maggiore di quella iniziale!
5- A tutta velocità! Nella fase di fabbricazione la carta esce dalla macchina continua a 120 km/h, sotto forma di un foglio da 10 metri di lato. Quanti tipi ne esistono? Una classificazione in base alle caratteristiche possedute e, quindi, alle applicazioni, le distingue in: carte igieniche (con grandi capacità di assorbimento) e alimentari (resistenti agli oli e ai liquidi), carte antifiamma – ottenute aggiungendo un ritardante di fiamma nella “ricetta” di fabbricazione – che vengono impiegate per realizzare i manifesti esposti nelle sale cinematografiche; le carte chiamate “grafiche”, dotate di notevole opacità e destinate alla stampa; le termiche, che anneriscono al calore e possono essere scritte senza inchiostro, con testine riscaldate.
Contrasto
Le prossime nel prossimo post!
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