Riporto l'intervista di Alessandra Iadicicco a Frank Westerman, autore dell'opera letteraria "L'enigma del lago rosso".
L'enigma del lago rosso (Iperborea), la morte misteriosa di migliai di uomini e naimali, avvenuta in una notte di agosto del 1986, non ha mai trovato una soluzione. Sonda questo mistero l'olandese Frank Westerman, nel suo ultimo romanzo-verità.
Perchè la realtà è così eccitante quando la racconta lei?
"Credo esistano due tipi di scrittori: quelli che partono da una massa amorfa di argilla e ne plasmano a piacimento personaggi e trame, e quelli che, come scultori, partono da un blocco di roccia e credono, con Michelangelo, che "l'angelo è già la dentro, devo solo liberarlo dalla pietra"".
Come nacque la sua curiosità per l'enigma del lago in Camerun?
"Immagini quasi duemila persone che muoiono tutte in una notte in una valle remota, insieme con il loro bestiame. Non vi è traccia di distruzione. E 25 anni dopo la scienza non ha ancora prodotto una spiegazione univoca. Dovevo partire e indagare".
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